Carla Accardi. Spazio, ritmo e cuore
Pancotto P. Paolo
Il volume, di supporto alla mostra romana al Museo Bilotti, propone un aspetto inconseto dell’opera di Carla Accardi: una serie di “lenzuoli” e un nucleo di carte per lo più inedite. Lavori storici e recenti messi a confronto per far emergere la continuità e la coerenza che caratterizza la ricerca di Carla Accardi pur nella varietà linguistica e operativa che ne ha segnato lo sviluppo, dal 1947 (data della sua adesione al gruppo Forma, convenzionalmente presa come termine post quem avviare l’indagine) ad oggi. «Abbandonando totalmente – dice Pier Paolo Pancotto nel suo saggio introduttivo – la figurazione a favore di un alfabeto pittorico formalista e concretista, dando luogo a composizioni fatte unicamente di colore e corpi stereometrici nelle quali è pressoché impossibile quanto vano tentare di individuare qualche riferimento alla realtà visibile. Ché non ve ne è alcuno poiché già per loro conto esse costituiscono entità espressive vive e del tutto autonome da qualsivoglia vincolo o condizionamento iconografico o iconologico esterno: non raccontano o descrivono forme di esistenza diverse dalla loro poiché gli è sufficiente la propria, della quale sono geneticamente dotate». Il libro è corredato da un’ampia scheda bibliografica e da un’aggiornata bibliografia.